Diario Creativo meets Valentina Borsato – Dirigente della Biennale di Venezia, Responsabile delle Attività Educational

Come avrete avuto modo di leggere (per esempio qui), da anni collaboriamo con la Biennale Educational che, all’interno de La Biennale di Venezia, si occupa dell’offerta educativa per bambini e ragazzi. Ne abbiamo parlato con Valentina Borsato, Dirigente della Biennale di Venezia, Responsabile delle Attività Educational. 

credits: Foto Jacopo Salvi. Courtesy La Biennale di Venezia

  • Come si inserisce il progetto Educational all'interno dell'attività generale della Biennale?

L'attività Educational svolge un ruolo fondamentale nel contesto delle iniziative de La Biennale di Venezia: in particolare, negli ultimi 15 anni, La Biennale ha investito ingenti energie nella definizione di un'offerta educational ampia e articolata e nella cura di una crescente domanda di servizi sempre più diversificati.

Le attività educational svolgono in effetti diversi ruoli:

  • permettono di valorizzare tutte le manifestazioni de La Biennale di Venezia, presso un pubblico sempre più ampio e caratterizzato da interessi e motivazioni diversificate: dagli addetti ai lavori italiani e stranieri ai bambini della città metropolitana di Venezia, passando per adulti, famiglie, scuole di ogni ordine e grado, università, a persone che soffrono di condizioni di disagio o marginalizzazione o che hanno diversi tipi di disabilità. Educational significa in primo luogo disponibilità, accoglienza, capacità di condividere e valorizzare;
  • hanno una funzione strategica nella fidelizzazione dei rapporti con soggetti presenti sul territorio municipale e regionale (scuole, associazioni),  nazionale (università, addetti ai lavori, associazioni di categoria, ordini, aziende) e internazionale (professionisti, centri di ricerca, istituti di formazione superiore, appassionati); rappresentano per La Biennale uno strumento fondamentaleparticolarmente efficace per interpretare il proprio ruolo nei confronti di tutte queste tipologie di interlocutori;
  • contribuiscono alla visibilità delle manifestazioni e all’incremento del loro pubblico: il periodo di maggiore affluenza alle grandi mostre della Biennale spesso coincide con le settimane in cui massima è la partecipazione alle attività educational e il pubblico che le fruisce spesso lega la propria visita alla disponibilità di questi servizi che ne completano l’offerta e ne accrescono la comprensione e la godibilità; 

Ci sarebbero molte altre funzioni da elencare, ma ritengo sia sicuramente significativa l'importanza delle attività educational nel processo di trasformazione del ruolo e del senso delle manifestazioni de La Biennale di Venezia. Negli ultimi quindici/vent'anni, infatti, il pubblico delle manifestazioni è diventato sempre più giovane, con picchi di oltre il 50% di ragazzi e studenti per quanto riguarda Architettura e con numeri comunque altissimi anche per Arti Visive: le attività educational hanno reso La Biennale di Venezia sempre più un laboratorio di idee e di stimoli per le nuove generazioni e hanno garantito un rinnovamento del suo pubblico e un investimento sulla domanda futura.

credits: Foto Jacopo Salvi. Courtesy La Biennale di Venezia

  • Come si sostanzia l’attività per il 2023? Che affluenza vi aspettate da parte di scuole e famiglie?

La Biennale di Venezia promuove da sempre lo studio, la ricerca e la documentazione nel campo delle arti contemporanee; l’offerta educational si sviluppa a partire dalla natura multimediale e multidisciplinare delle Esposizioni e dei Festival e dall’approccio aperto e interattivo delle sue iniziative. La parola sperimentazione è quella dalla quale si vuole iniziare per introdurre e presentare l’offerta educational: ogni attività didattica, da quelle per gli studiosi e gli addetti ai lavori a quelle per il pubblico delle scuole, delle famiglie e dei giovanissimi, è orientata alla fruizione di un momento artistico unico e irripetibile, cui il partecipante è chiamato ad avvicinarsi, a partire dalle coordinate cognitive e culturali che gli sono proprie. Ampio spazio anche per questa edizione è  dedicato alla messa a punto di proposte interdisciplinari: accanto ai tradizionali laboratori di carattere pratico artistico, si trovano percorsi di architettura e scienza, architettura e musica/teatro/danza, architettura e tecnologia e dei percorsi narrati delle Storie geografiche di Mostra che consentono un’esplorazione tra i padiglioni nella quale sperimentare la capacità dell’architettura di tradurre un’idea in un modello, un modello in una casa... una casa in una città, nel tentativo di superare i confini  geografici e sperimentare nuove forme di collaborazione. I contenuti naturalmente variano in funzione delle suggestioni della mostra; partendo dal progetto vengono costruiti percorsi, itinerari e narrazioni. Per quanto concerne l’affluenza da parte di scuole e famiglie l’attesa è sempre alta e negli ultimi anni si è consolidata tra le edizioni di Arte e Architettura, attestandosi su una media di 30.000 presenze per ciascuna edizione.

 

  • Quali competenza impiegate per la definizione delle attività educative e didattiche? 

L'ufficio educational si avvale di profili specializzati nella progettazione e realizzazione di attività attraverso figure con anni di esperienza e dalle sensibilità diverse. Tutte queste figure sono costantemente impegnate in programmi e corsi di aggiornamento. Oltre alle competenze nella storia delle arti e della letteratura, abbiamo la filosofia, l'antropologia, il management delle arti e della cultura. Diversi collaboratori hanno competenze specifiche nella valorizzazione dell'arte contemporanea per pubblici con forme di disabilità. Ogni anno, oltre venticinque professionisti provenienti da una decina di stati sono coinvolti nello studio delle manifestazioni e nella progettazione e realizzazione di attività per diverse tipologie di pubblico. Si tratta di persone con differenti formazioni: architettura, design, urbanistica, arti visive, storia, arti performative, management della cultura, filosofia, antropologia, fotografia, didattica delle arti, illustrazione, oltre a competenze linguistiche vere e proprie: La Biennale offre, infatti, da sempre le sue attività in almeno sette lingue diverse. Oltre a queste, ci sono competenze più specifiche, ma non meno preziose, come, daccapo, Lingua dei Segni Italiana, realizzazione di attività per visitatori ciechi o ipovedenti, realizzazione di attività in lingua facile ecc. Tutti questi professionisti si formano a contatto con i direttori artistici dei settori della Biennale e intervistano di persona i protagonisti delle esposizioni.​

 

  • Parlare di arte e architettura a bambini e ragazzi è certamente una sfida. In che termini?

Indubbiamente ideare e gestire attività educative in occasione delle Biennale Arte e Architettura è il sogno e la sfida con cui molti educatori vorrebbero potersi cimentare.

Lo staff didattico è impegnato a lavorare su significato e contenuto, funzionale a impostare una cornice, delle coordinate di riferimento e la costruzione di uno scenario, partendo dalla capacità degli artisti/architetti di costruire mondi. Gli oggetti, le opere e le installazioni ci parlano, la sfida è capire quale linguaggio parlano e il laboratorio spesso riprende la grammatica di tale linguaggio. Questo aspetto è particolarmente significativo proprio a partire dalle parole del curatore “Che cosa vogliamo dire? In che modo ciò che diremo cambierà qualcosa? E, aspetto forse più importante di tutti, quello che diremo noi come influenzerà e coinvolgerà ciò che dicono gli “altri” . La Mostra intesa non tanto come una storia unica, ma come un insieme di racconti.

 

  • Quale il valore della collaborazione tra FILA e la vostra Istituzione, simbolo di eccellenza nel mondo?

Collaborare con FILA che da generazioni, con i suoi prodotti e strumenti, consente alle persone di esprimere la propria inventiva o estro e le proprie emozioni è per noi motivo di orgoglio. Nei nostri progetti Educational è fondamentale l'impiego delle mani nel fare e nell'ingegno creativo che attraverso colori e materiali danno vita a dei mondi speciali. Crediamo fortemente nella creatività come mezzo tramite il quale produrre valore e futuro per le giovani generazioni, pensando che il domani si costruisca anche visitando attivamente le nostre Manifestazioni.

 

Credits: Foto Jacopo Salvi. Courtesy La Biennale di Venezia

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